È il secondo spettacolo della TRILOGIA DELLA PAROLA IN CORPO. Il frutto di un’indagine accurata sul Tarantismo nel Sud d’Italia e sulla ritualità che lo ammanta di valori antichi come la terra.
Il proseguio di un viaggio profondo all’interno della psiche meridionale.
“ll dialogo a due diventa in questo secondo momento un trio che si cimenta in un aspetto più oscuro della cultura del Sud traducendo in linguaggio coreografico il fenomeno del Tarantismo. Il morso di un ragno, un rituale complesso e strutturato, le convulsioni del corpo femminile. Corpo che in questo caso diventa strumento inerme di pulsioni inconsce, portatore non consenziente di nevrosi profonde. Fratture e contratture sono la traduzione gestuale delle torbide turbe emotive. Dialogo schizofrenico, tre corpi seguono i tempi spezzati e talvolta incoerenti di un flusso nevrotico viscerale”.
Estratto da www.larariccio.com/danza-danimale/
Ancora più che per SUR la resa in immagini e suoni di DANZA D’ANIMALE è stata una sfida difficile che ha implicato un elaborato piano di riprese e un minuzioso lavoro di post-produzione per rendere al meglio l’atmosfera, il sapore, l’alchimia dello spettacolo.